Franchising: ecco perché aprire in franchising conviene, dove e come

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Rapporto Assofranchising 2018

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Mettersi in proprio col franchising permette di ridurre al minimo i rischi d’impresa

Aprire in franchising un’attività è infatti una possibilità davvero interessante e conveniente per diventare imprenditori di se stessi, lo dimostrano i dati dell’ultimo Salone del Franchising Milano 2017.

I MIGLIORI FRANCHISING DA APRIRE

Le proposte di affiliazione nel settore della ristorazione in franchising crescono del 30% rispetto al 2016. E le chiusure sono prossime allo zero. Bene anche i franchising moda, franchising abbigliamento, franchising scarpe e franchising accessori, i franchising benessere, le proposte franchising sull’arredo casa e l’elettronica di consumo. Sono dati incoraggianti. E lo sviluppo in franchising offre prospettive: secondo Confimprese, associazione tra retailer e franchisor, il prossimo anno sono infatti previste 2mila nuove aperture in franchising, che creeranno 20mila nuovi posti di lavoro.

ATTIVITÀ PIÙ REDDITIZIE IN FRANCHISING

FRANCHISING RISTORAZIONE: OCCUPAZIONE IN AUMENTO

Fashion e food hanno visto il record di aperture in franchising (130, Confimprese), ma nel settore del franchising food si sono creati molti più posti di lavoro: 1.888. «Le catene franchising italiane sono in forte sviluppo: Piadineria, Old Wild West, American Graffiti, Alice Pizza, per citarne alcune. La loro organizzazione ed espansione ha rinforzato i brand, coinvolto più clientela. E le ha rese appetibili a investitori del mondo finanziario» spiegano gli esperti di Ristofranchising.it. «Siamo anche diventati un mercato interessante per le catene americane, dopo anni di rodaggio da parte di big del settore, come McDonald’s e Kentucky Fried Chicken». Le reti italiane dedicate alla ristorazione in franchising trovano uno sbocco naturale anche nei mercati esteri, Cina in testa, forti della qualità riconosciuta delle materie prime e della cucina italiana. E creano standard che orientano chi vuole migliorare i propri affari e allontanare lo spettro della chiusura.

FRANCHISING MODA: I BRAND CRESCONO

Il settore del franchising moda tiene. E brand Made in Italy, come Yamamay, Carpisa, Jaked, Camomilla italia, Conbipel, Piazza italia proseguono i loro piani di aperture. In evidenza anche Pittarosso (8 nuovi store) e Scarpe & Scarpe.

FRANCHISING DI SUCCESSO IN ITALIA

Tra i settori franchising bene anche l’ottica, l’arredo casa e l’oggettistica. Spiccano Nau, Kasanova, Stroili Oro, Thun e Tiger, brand di Copenaghen di design low cost, 8 shop in 8 mesi, in Italia. Questione calda è l’interazione con il nuovo canale commerciale: il Web.

FRANCHISING VS E-COMMERCE: NEMICO O AMICO?

Le catene organizzano negozi online, dove i clienti indagano caratteristiche tecniche, verificano prezzi, colgono offerte. Il franchisee si deve confrontare con clienti preparati, con idee precise. O che alternano l’acquisto online con quello nel negozio fisico, percependo l’insegna come una casa comune, di cui affiliante e affiliato fanno parte. La sfida è che il negozio possa beneficiare della spinta che arriva dal Web, compensare l’eventuale perdita di fatturato, sottratto dall’e-commerce, con la vendita di prodotti abbinati, suggeriti dal vivo, o servizi (resi, modifiche, personalizzazioni).

COMUNICAZIONE FRANCHISING: L’IMPORTANZA DELL’ONLINE

Il web non offre solo un canale di vendita. I social network sono uno strumento di promozione sempre più usato. Ma non sempre nel migliore dei modi. Iniziative di autopromozione di affiliati possono danneggiare l’immagine di un’intera catena. È una questione emersa nella presentazione della 10a ricerca Franchising Gestione del rischio nelle reti in Franchising: gli strumenti contrattuali e/o business model di successo. Solo il 27% dei franchisor dichiara di aver inserito nel contratto di affiliazione clausole relative all’e-commerce. «Non si può impedire a un affiliato di farsi una pagina Facebook. Ma è necessario dare norme alla comunicazione nei social» afferma Marco Dellapiana, Country general manager Tally Weijl, multinazionale svizzera di moda, in crescita in Italia. «Una comunicazione sbagliata può generare una crisi per il brand» conferma Corrado Cagnola, Ad di Kfc. «Allora il franchisor deve gestire immediatamente il problema, mantenendo sempre aperto il canale di comunicazione con il pubblico. È fondamentale che nel training per l’affiliato ci sia un corso sulla gestione dei social.

FINANZIAMENTI FRANCHISING: COME APRIRE IN FRANCHISING, LE AGEVOLAZIONI FISCALI

La significativa presenza di giovani tra gli aspiranti franchisee. È possibile ottenere finanziamenti fino a 35mila euro per i nuovi affiliati. Ne ha parlato l’Ente nazionale del Microcredito (www.microcredito.gov.it), che promuove Retemicrocredito, sportelli informativi, presso Comuni, Camere di commercio, Centri provinciali per l’impiego e Università (con L’Anpal-Agenzia nazionale Politiche attive lavoro, Unioncamere, Invitalia).

La Regione Lombardia garantisce un finanziamento agevolato alle nuove imprese fino a 60mila euro.

Ma agevolazioni di credito arrivano anche da Confesercenti e Confcommercio. «Abbiamo un fondo di garanzia di 1,6 milioni di euro per finanziare gli imprenditori. Arriviamo a coprire la prima richiesta fino all’80%» spiega Alessandro Ravecca, presidente di Federfranchising (Confesercenti). «Con il nostro aiuto l’affiliato può affrontare tutte le procedure per ottenere i finanziamenti e affiliarsi. Abbiamo una rete di sportelli di consulenza e aiuto, i Franchising point, nelle sede provinciali della federazione, dove è anche possibile entrare in contatto con gli affilianti».

APRIRE IN FRANCHISING: A CHI RIVOLGERSI

Per chi avesse dunque intenzione di mettersi in proprio grazie al franchising e avesse bisogno di un punto di riferimento sempre aggiornato sulla materia al quale rivolgere i propri dubbi e/o richiedere informazioni sul settore a 360 gradi potrà contattare l’associazione Assofranchising, l’organizzazione che dal 1971 rappresenta il franchising in Italia.