L’esperto franchising è una figura sempre più ricercata, grazie al crescente successo della formula, ma attenzione ai numerosi millantatori che si aggirano nel mercato. Ecco i consigli per evitarli.
Quello dell’esperto franchising è ormai una figura sempre più richiesta, considerato il trend di crescita del settore in Italia e i numeri a livello internazionale. In questo clima così favorevole, pseudo-consulenti e/o professionisti generalisti provano ad accaparrarsi un posto al sole, assumendo un approccio speculativo sul mercato e millantando skill per poter intraprendere percorsi di sviluppo mediante la formula del franchising.
Soprattutto negli ultimi anni, assistiamo alla proliferazione sul Web e sui social (e non solo) di pseudo-esperti emulatori, formatori allo sbaraglio, maestri e maestrine del franchising. Questo perché si è cercato di rispondere, a mio avviso, a due tipi di esigenze del mercato: da un lato la necessità di saperne sempre di più sul tema del franchising e sulle sue potenzialità e, dall’altro, la brama di alcuni “professionisti” di voler a tutti costi conquistare qualche cliente interessato a questa formula di sviluppo.
Questo tipo di piaga è stata da noi riscontrata perché sempre più di frequente attività/aziende/startupper si rivolgono a noi per raccogliere i pezzi di un progetto franchising eseguito male.
A questo punto ci sembra doveroso, a tutela di tutti coloro che vogliono investire sul franchising da franchisor o franchisee, fornire i consigli per poter riconoscere un vero consulente ed esperto franchising.
Come riconoscere un vero esperto franchising?
- Valutare il portfolio clienti
Che siamo noi a cercare un esperto franchising o che sia uno di loro a contattarci (cosa assolutamente legittima e che comunque non dovrebbe far scadere la sua potenziale professionalità), la prima cosa da fare è quella di controllare le sue referenze. Come? Innanzitutto, verificare se è presente un sito web della sua società di consulenza o, quantomeno, un sito personale e controllare il suo portfolio clienti. Se non c’è, iniziate a mettervi in allerta. Quantità e qualità dei clienti sono indice di valore reale della sua professionalità. Se questo “consulente franchising” ne ha pochi e di sconosciuti… beh, io passerei altrove. Per la mia cena di compleanno sicuramente non sceglierei mai un ristorante poco e mal frequentato. Dimenticavo: diffidate di chi sostiene che ha pochi clienti perché li seleziona e/o perché vuole dedicare loro più tempo. Ipocrisia. In realtà sono i clienti che lo hanno selezionato e scartato.
- Valutare i loro risultati economici
A meno che non si tratti di un singolo consulente franchising, quindi freelance (cosa che di per sé significa che ha poco lavoro e che non ha una struttura capace di dare servizi adeguati a un cliente), dovrebbe esserci un bilancio depositato della sua società. Suggerisco di fare una ricognizione dell’azienda e valutare il suo giro di affari almeno degli ultimi due anni. Se costui fosse davvero un esperto franchising o titolare di una società di consulenza franchising, dovrebbe poter aver registrato un fatturato significativo, giustappunto avere un riconoscimento economico da parte del mercato in cui opera. I numeri non mentono mai. Ci sono anche società che vantano ultradecennale esperienza nel settore. Peccato però che non sottolineino che i loro risultati economici siano poco al di sopra di 100 euro e con utili vicino allo zero. Beh… Tutta questa esperienza è servita a ben poco. P.s.: Io personalmente non mi farei seguire da chi i soldi non li ha fatti per farne.
- Valutare Il curriculum
Altra verifica che si può portare avanti per comprendere la caratura del nostro consulente, riguarda il suo curriculum. Oggi sembrerebbe sufficiente poter presenziare in aule anonime per potersi sentire esperti. Diffidare sempre da chi nasce come esperto senza aver avuto esperienze lavorative di successo e/o titoli di studio adeguati. Inoltre, considerando che la consulenza franchising è una materia multidisciplinare, è necessario che si abbiano almeno competenze di base trasversali (legali, economiche, marketing e organizzative) per poter comprendere a pieno tutte le dinamiche.
- Valutare riconoscimenti e collaborazioni
Ultimo, ma non meno importante, elemento per valutare quanto sia esperto il nostro consulente franchising è rappresentato da riconoscimenti esterni e collaborazioni (partnership) a livello nazionale e internazionale da parte di soggetti terzi e indipendenti.
Associazioni di categoria, fondazioni, gruppi di impresa, testate giornalistiche di settore possono aver dato riconoscimenti al nostro esperto per il suo lavoro (sia nel tempo sia nella qualità) che ne certificano il valore, così come docenze presso università, pubblicazioni e comparse sui media indipendenti. Anche collaborazioni (passate e presenti) con realtà rinomate e di valore confermano la qualità di un consulente: aver collaborato con università e business school sicuramente può rappresentare un’ulteriore attestazione di stima da soggetti indipendenti.
Conclusioni
Questi sono i quattro punti principali da tenere a mente per valutare il vostro esperto franchising. Se tutti e quattro i punti registrano evidenze positive, allora abbiamo a che fare con un esperto vero. Hegel diceva: “Nulla è più profondo di ciò che appare in superficie”. Quindi, occhio alla superficie, perché non è così difficile da comprendere.
Articolo a cura del nostro esperto franchising Davide D’Andrea Ricchi
Docente di Franchising presso Ila Business School del Sole24Ore. Nei master post laurea in Marketing, Comunicazione e Digital Strategy e Retail Management. Ceo e Founder di Sviluppo Franchising – www.sviluppofranchising.com. Imprenditore nel Regno Unito nel settore food&beverage Made in Italy.