Qual è il contratto giusto per la tua attività

Tempo di lettura: 3 min
Qual è il contratto giusto per la tua attività

Indice

Il contratto di franchising è un documento legale tra il franchisor e il franchisee. Proprio perché si tratta di un accordo vincolante, è importante non sottovalutare alcuni elementi essenziali. 

Contratto di franchising: cos’è 

Questo documento spiega in dettaglio ciò che il franchisor si aspetta dal franchisee, in particolare nel modo in cui verrà gestito ogni aspetto dell’attività. Concede inoltre, dopo il versamento di un corrispettivo, di far parte della sua rete di franchising, insieme a tutti i diritti di proprietà intellettuale o industriale relativi a marchi, denominazioni commerciali, insegne, modelli, know-how, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale, allo scopo di vendere determinati beni o servizi.

Ogni affiliato è tenuto a firmare il contratto di affiliazione commerciale. Molte volte, infatti, prima della firma e della registrazione del contratto, i franchisee si avvalgono di un avvocato esperto nel settore, in modo che lo esamini dettagliatamente.

Elementi principali presenti in un contratto di franchising

Non esiste un modello standard di contratto: i termini, le modalità operative e le condizioni dei diversi franchising variano di molto a seconda della tipologia di attività.

Tuttavia, all’interno ogni contratto di affiliazione sono presenti delle parti comuni.

  • Località: l’accordo di franchising designa il territorio in cui opererà l’affiliato ed eventuali diritti di esclusiva
  • Operazioni: questa sezione descrive dettagliatamente le modalità attraverso le quali i franchisee dovrebbero gestire i loro punti vendita
  • Formazione e supporto continuo: specifica i programmi di formazione, che si terranno presso gli uffici aziendali o sul campo, insieme al supporto tecnico e amministrativo
  • Durata del contratto di affiliazione 
  • Fee d’ingresso: qui è presente nel dettaglio la quota iniziale anticipata richiesta per l’accesso al franchising, che garantisce all’affiliato il diritto di utilizzare il marchio e il sistema operativo del franchisor
  • Royalties: oltre alla somma iniziale, la maggior parte degli affilianti richiede agli affiliati di pagare un canone ricorrente, che consiste in una percentuale delle vendite totali ed è pagata su base mensile
  • Marchio, brevetto e insegna: spiega come può essere utilizzato il marchio, il brevetto, il logo e le insegne dell’affiliante
  • Marketing: il franchisor espone il suo impegno pubblicitario e quali commissioni è necessario pagare per sostenere tali costi
  • Diritti di rinnovo, politiche di disdetta e cancellazione: nel contratto di franchising viene descritto come questo può essere rinnovato o risolto (sia che il recesso sia ordinario, che straordinario, ovvero per giusta causa). Alcune volte è inclusa una clausola compromissoria: in caso di qualsiasi azione legale, un arbitro dovrà esaminare il caso prima che vada in tribunale.

Oltre a queste informazioni, ciascun accordo di franchising comprenderà informazioni dettagliate sulle dichiarazioni di proprietà e sulla relazione franchisee/franchisor.

Leggi anche – Il valore della formazione nel franchising 

Normativa di riferimento e obblighi di un contratto di franchising

Con la Legge n° 129 del 6 maggio 2004, denominata “Norme per la disciplina dell’affiliazione commerciale”, l’Italia ha introdotto la disciplina legale del contratto di franchising. Prima, infatti, questo documento veniva qualificato come contratto atipico. Oggi, invece, è un accordo previsto dalla legge, che regola la materia occupandosi delle informazioni e degli aspetti definitori che il franchisor deve fornire al franchisee prima della stipula del contratto e durante tutta la sua durata.

Gli obblighi previsti si riferiscono invece ad entrambe le parti, nell’ambito della previsione di un modello di contratto di franchising.

Innanzitutto, sia il franchise che il franchisor devono comportarsi con correttezza e lealtà.

Il Franchisor dovrà trasmettere all’aspirante Franchisee il contratto ed i relativi allegati almeno 30 giorni prima della firma del contratto, dando delle informazioni veritiere. Nel corso del contratto, è inoltre obbligato a fornire assistenza e consulenza tecnica e commerciale. Inserirà infine il franchisee in un sistema di affiliazione: per far ciò è necessaria la presenza effettiva di una rete, costituita dagli affiliati già presenti sul territorio.

Il Franchisee dovrà invece mantenere il punto vendita nella sede dove è stato inizialmente ubicato e garantire al franchisor, anche dopo la risoluzione del contratto, la riservatezza in merito all’attività oggetto dell’affiliazione.

A cosa prestare attenzione 

Nel momento in cui il franchisor delinea un contratto di affiliazione commerciale in franchising, è necessario che questo sia solido e correttamente predisposto in base alla singola attività.

Proprio per questo motivo si sconsiglia l’utilizzo di fac-simile o esempi di contratti di franchising trovati online. Ogni rete ha difatti una propria storia e precise finalità: il contratto di franchising deve quindi uniformarsi a delle caratteristiche specifiche. 

Il primo passo che un franchisee dovrebbe fare, nel momento in cui decide di aderire ad un franchising, è quello di sottoporre il contratto ad un avvocato prima di firmarlo, il quale individuerà tutte le clausole potenzialmente più rischiose.