(Dis)info franchising

Tempo di lettura: 2 min

Indice

A scuola di franchising

Anche sul fronte della prontezza di risposta e completezza di informazioni ai potenziali affiliati, tra i franchisor nostrani c’è chi brilla per assenza.

Il franchising è una specie di matrimonio d’affari.

Da noi il “corteggiamento” comincia con una richiesta di informazioni.

Ora, se una ragazza riceve un sms da un bel ragazzo che le chiede di uscire con lui, non è che ci mette un mese e mezzo a rispondergli… Alcuni marchi che operano nel meraviglioso mondo del frankestain nazionale si comportano proprio così: nessuna risposta al candidato e una pessima figura rimediata!

Oltre ai franchisor omertosi, ci sono poi quelli creativi, che si inventano le procedure: risposte automatiche con due righe di spiegazione, signorine dell’ufficio che vorrebbero fissare appuntamenti con il candidato senza che nessuno sappia di cosa si stia parlando, email senza capo né coda che sbrodolano frasi fatte da réclame degli anni 80… Insomma, l’equivalente di un ruttino al telefono da parte della ragazza corteggiata!

Le mosse successive sono ancora più tragicomiche… L’avvio della fase di candidatura per l’affiliazione è una sequela di gesti inconsulti: c’è chi ti manda una paginetta in pdf con quattro dati presi a caso, chi ti inonda di allegati da mal di testa, con tanto di business plan e contratti di affiliazione copia e incolla, chi si fionda sotto casa tua con la biro già calda e l’accordo pronto in mano… L’equivalente della figliola che sussurra convinta, alle avance del corteggiatore: “Sopra la panca, la capra canta”.

L’effetto spiazzamento del poveretto è garantito!

La morale

In tutto il mondo, chi risponde alle richieste di informazioni per il franchising segue un rituale che ha proprie regole e comportamenti ben definiti.

Invece nei bassifondi del frankestain italiano, come al solito, il caos regna sovrano!

dal Manuale del Frankenstein, 
di Saverio Savelloni, ed. Fasullo