Una proposta italiana per il fast food anche a domicilio, che abbina un prodotto classico come l’hamburger a un format agile che non necessita di grandi bacini di utenza.
Nato nel 2011, Burger Club ha già al suo attivo cinque punti vendita e, puntando all’espansione su tutto il territorio nazionale, sta esaminando candidature da ogni parte del Paese.
Il menu proposto nei locali a marchio Burger Club è quello tipico dei fast food: panini con hamburger, snack di vario tipo, patatine, dolci all’americana, milk shake.
Un menu che riflette la strategia di fondo del franchisor: offrire prodotti appartenenti a una sola “tipologia” gastronomica per non creare confusione nella clientela.
La vera differenza però sta negli ingredienti e nel metodo distributivo.
Tutti gli ingredienti sono di alta qualità e di produzione italiana certificata, con la sola eccezione delle patate che (ma sempre per una scelta qualitativa) sono olandesi.
Nei locali è possibile consumare sul posto (sono previsti 30-40 coperti), tuttavia il format punta molto sulla consegna a domicilio e sul take away.
Una scelta che si riflette su un format studiato per essere inserito in bacini di utenza relativamente piccoli (40mila-50mila persone), quindi in zone dove la consegna a domicilio è il più delle volte limitata a prodotti come la pizza o il kebab e invece l’hamburger è praticamente assente.
O, se si ha voglia di mangiarlo, bisogna comunque prendere l’auto e raggiungere il più vicino fast food, che non sempre è poi così vicino.
L’investimento comprende software gestionale, rivestimenti, allestimenti della cucina e del locale di consumo.
Il franchisor si occupa anche di tutte le pratiche burocratiche e delle autorizzazioni necessarie. Per avviare l’attività non è richiesta esperienza: viene infatti fornita al nuovo franchisee una formazione completa, tramite corsi effettuabili in sede o presso un altro locale affiliato, ed è prevista anche un’assistenza completa post apertura.
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