Cresce nel 2017 il franchising, con punte superiori nei settore moda e ristorazione.
Questo è quanto emerge dal Rapporto 2017 realizzato da Confimprese e pubblicato da Il Sole 24 Ore.
Dopo un 2016 trascorso all’insegna della propensione al risparmio che si è tradotta in una stabilità delle vendite retail attestate a quota 144 miliardi di euro, il 2017 inizia più fiducioso grazie ad un leggero aumento del potere d’acquisto pari allo 0,7% ma che nel 2020 dovrebbe raggiungere un +2,3%.
Sebbene dunque il mercato non sia dei più entusiasmanti i marchi non smettono di investire puntando sulla crescita della rete commerciale. Entro l’anno infatti è prevista l’apertura di oltre 1.100 punti vendita che genereranno circa 10mila posti di lavoro.
Franchising abbigliamento e Franchising ristorazione i settori trainanti
«Food e fashion sono i settore chiave del retail e insieme totalizzano oltre la metà del totale delle aperture» dichiara Mario Resca, presidente di Confimprese.
Oltre 300 nuovi negozi nel settore dell’abbigliamento e calzature, 237 locali dedicati alla ristorazione e 220 agenzie immobiliari: sono queste le stime dei settori trainanti del franchising, che tradotto in euro significa +2,5% per il settore dell’abbigliamento e +2,8% nella ristorazione.
Per quanto riguarda il settore della ristorazione, Confimprese ha registrato una crescita del 31% e ha stimato che il pasto fuori casa vale circa 72 miliardi della spesa. In merito ai gusti degli italiani poi, la scelta si dirige maggiormente verso una cucina salutista, di qualità e sostenibile. Gli associati Confimprese operanti nel food hanno registrato una crescita delle vendite di circa un terzo.
Ma dove aprire un negozio di abbigliamento? Sicuramente centri commerciali, vie commerciali e anche luoghi di grandi flussi di passaggio come gli aeroporti rappresentano i luoghi migliori per avviare un’attività commerciale di questo tipo.