Il franchising regge il colpo della pandemia

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Il giro d’affari del franchising cresce del 3,5%, in aumento anche l’occupazione e la quota di imprenditrici. i numeri del Rapporto Assofranchising 2021.

ll sistema franchising resiste alla pandemia. A dirlo è il Rapporto Assofranchising 2021. Strutture, tendenze e scenari dal quale emerge che, in generale, tutti i settori hanno retto, con un significativo aumento di fatturato nel settore dei servizi e un calo per il commercio specializzato e per la ristorazione, evidente risultato delle restrizioni.

Guardando i numeri, nonostante il calo del 10,5% delle reti attive, da 980 del 2019 a 877 del 2020, il giro di affari nel 2020 ha superato quota 27 miliardi, che significa un aumento del 3,5% sull’anno precedente. In crescita anche il numero di punti vendita affiliati in Italia (+1,3%), leggermente in calo quelli in franchising all’estero (-2,9%). Le reti con sede all’estero, che operano in Italia solo tramite franchisee, crescono del 3,4%. Sale il numero di addetti (+4,8%) e la media di occupati per punti vendita.

«Negli ultimi 5 anni il franchising ha consolidato gli indicatori dal punto di vista del fatturato (+13,1%), dei punti vendita (+12,7%) e del flusso occupazionale generato (+16,5%). Negativi sono i dati relativi al numero delle insegne operative, che diminuiscono del 7,7%, causa Covid-19» riassume Italo Bussoli, presidente di Assofranchising.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, il Nord-Ovest è al primo posto per numero di franchisor (312, pari al 36,8%) seguito dal Sud (182, 21,5%), dal Nord-Est (177, 20,9%) e dal Centro-Italia (176, 20,8%). La regione italiana che ospita il maggior numero di franchisor è la Lombardia (244), seguono Lazio (95), Veneto (85), Campania (82) ed Emilia-Romagna (72).
L’area Sud risulta invece prima per numero di punti vendita, 18.081, in aumento dell’1,6% rispetto al 2019, e per redditività (8.371.389.644 euro). Cresce inoltre il numero delle imprenditrici rispetto al 2019, con una percentuale del 38,1%. Considerando il numero di addetti, il Nord-Ovest genera occupazione per 70.778 posti, seguito dal Sud con 64.429 addetti. Quanto all’età, gli addetti si concentrano nella fascia tra 36-45 anni (61,6%). Quasi assenti i giovanissimi (0,8%), contenuti gli Over 55 (1,9%).