Il punto della situazione del mercato immobiliare italiano a cura di Assofranchising e del Gruppo Gabetti, per capire, partendo da un 2020 che ha visto un calo importante, quale sarà il suo futuro.
Nei primi 9 mesi del 2020 si è registrato un calo delle compravendite del 13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il 2020 si chiuderà con -15/20% rispetto al 2019. Tuttavia, forti di un miglioramento della situazione (vedi il piano vaccinale), il ciclo immobiliare riprenderà da dove si era fermato: lo dimostra l’andamento del terzo trimestre 2020 che segna +3,1%. Queste le previsioni del Gruppo Gabetti, fresco di 70 anni di età e, dal 2004, tra i soci di Assofranchising
che quest’anno celebra i suoi 50 anni di attività. Proprio sul mercato immobiliare vuole fare il
punto l’associazione che riunisce alcune tra le principali sigle che operano in franchising: «Secondo il nostro ultimo Rapporto Assofranchising Italia 2020, Strutture, Tendenze e Scenari,
il settore genera un fatturato pari a 1.250.535.500 euro, con un’incidenza del 4,8% sul fatturato complessivo, un dato rilevante che dimostra come fare rete sia funzionale ai risultati di business anche in questo mercato» osserva Alberto Cogliati, segretario generale di Assofranchising.
«Certamente ci troviamo di fronte a un anno eccezionale anche per il settore casa e, insieme al nostro associato Gruppo Gabetti, vogliamo provare a capire dove siamo e, soprattutto, dove andremo. Certi che operare all’interno di un network si confermi sempre la formula migliore».
I trend del settore immobiliare
In generale, il residenziale rimane un asset strategico nell’ambito immobiliare, anche grazie agli incentivi fi scali legati alla ristrutturazione edilizia e all’Ecobonus con estensione al 110%, che saranno mantenuti fi no al 2022. Questo, insieme ai tassi bassi dei mutui, significa un rendimento medio-elevato perché si può acquistare a prezzi interessanti e ristrutturare con incentivi importanti. Si sta già osservando che almeno il 60-70% delle transazioni riguarda proprio abitazioni da rinnovare, anche in modo significativo (sentiment Gabetti). Motivo per cui, secondo il Gruppo Gabetti, il 2021 potrebbe essere l’anno migliore per comprare casa. Per quanto riguarda i luoghi dove investire in futuro, se è vero che le grandi città hanno visto un calo delle compravendite nel 2020 a fronte della crescita di realtà più piccole, causa assenza di turisti e studenti e del lavoro in modalità smart working, è anche vero che il mattone rimane
una delle forme più solide di investimento con rendimenti lordi intorno al 3-4%.
Dal numero di Millionaire di Aprile 2021