A scuola di franchising
Chissà perché nel franchising, al contrario degli altri settori, c’è sempre qualcuno che non ne sa nulla, e se qualcuno glielo fa notare si offende pure…
Stanotte ho sognato Pianelli, l’imprenditore bergamasco, aspirante franchisor, che ho conosciuto di recente.
E’ vestito con pinne, fucile e occhiali e sta facendo irruzione sul campo centrale durante la finale degli Internazionali di Roma di tennis.
Avvicinandosi all’arbitro, dice calmo, ma con un lampo di folle risolutezza negli occhi:
«Voglio giocare».
L’arbitro americano, stranito, risponde nel suo italiano stentato:
«Ma cosa dice? Questa è la finale di un torneo Atp, ci sono in campo due tennisti professionisti, ci sono le tv di tutto il mondo… e poi, come farebbe a giocare? Ci vogliono le scarpe e non le pinne, la racchetta e non il fucile…».
«Voglio giocare» ribatte calmo Pianelli.
Nel sogno il servizio di sicurezza non interviene.
Nadal si avvicina tranquillo e dice: «Vieni pure in campo al posto mio, sono un po’ stanco».
Pianelli si piazza al centro del court e tira una fiocina colpendo Federer al petto. «Punto mio, uno a zero!» urla al malcapitato.
Federer, sanguinante e con il petto squarciato ma con la solita flemma, si rivolge a Pianelli e gli spiega:
«Guarda che devi tirare la palla, non la fiocina. E poi dovevi fare il servizio da fuori campo, dietro la linea di fondo. E comunque non sarebbe uno a zero, ma quindici a zero».
Pianelli a quel punto comincia a urlare:
«Non è vero, tu mi vuoi fregare! Ti inventi le regole e il punteggio. E anche tu, arbitro maledetto, che vuoi impedirmi di giocare solo perchè non sono vestito come Nadal e Federer. Siete tutti contro di me, ma io sono meglio di voi…».
La morale
In Italia ci sono tanti come Pianelli.
Gente che non ne capisce di franchising, che non conosce le regole ma vuole giocare a tutti i costi, che non riconosce la professionalità e la competenza di chi in questo mondo c’è da sempre e si impegna con dedizione, sacrificio, talento.
dal Manuale del Frankenstein,
di Saverio Savelloni, ed. Fasullo