Un’attività che risponde a un bisogno sociale crescente e che non sempre le strutture pubbliche riescono a soddisfare.
Marco Pascoli, amministratore delegato di Assixto, è convinto del futuro dell’assistenza socio-sanitaria privata.
«Non stiamo risentendo della crisi, anzi, il nostro settore è in continua crescita sotto il punto di vista della richiesta dei servizi e quindi dei fatturati. Abbiamo sempre puntato sulla qualità dei servizi e sulla professionalità dei nostri operatori e anche questo sicuramente ha giocato a nostro favore.
Sono certo che ci sarà sempre più richiesta di servizi rivolti ad anziani, ammalati, diversamente abili e alle famiglie in genere.
Assixto è nata perché la nostra società invecchia e allo stesso tempo si assiste alla triste crescita dell’individualismo.
Le aziende sanitarie pubbliche e gli ospedali demandano sempre più a società private come la nostra lo svolgimento di certi servizi. Inoltre, siamo in un settore dove spesso si affacciano persone desiderose di ripartire, vuoi perché rimaste senza lavoro o perché alla ricerca di una nuova attività.
Aprire un centro Assixto significa “sconfiggere” due volte la crisi: quella economica, grazie a un lavoro in un settore in controtendenza, e quella interiore, derivante dalle sofferenze, delle persone per cui si lavora».
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