Location franchising: guida breve per scegliere la location giusta dove aprire un negozio in franchising
Location franchising, ecco una guida rapida alle principali tipologie di location utili per l’apertura di un punto vendita e come calcolarne il potenziale.
Dove aprire un negozio in franchising, ovvero come scegliere la location giusta? Abbiamo già parlato di geomarketing, lo studio preliminare che serve per capire dove aprire uno store. Questa volta parliamo di quali sono i tipi di location presenti nel panorama retail (e non solo) e come è possibile calcolare il loro potenziale in termini di vendita e quindi di fatturato. Tutti sanno che un negozio aperto su strada è diverso da uno aperto in un centro commerciale, per layout e per costi (nei centri commerciali, ad esempio, oltre all’affitto può venir chiesta una percentuale sul fatturato complessivo). Ma quali sono i vari tipi di location? Vediamoli insieme.
Location franchising: free-standing location
Aprire un negozio in franchising in una free-standing location: si tratta di punti vendita con ingresso indipendente, non collegati ad altri punti, che di solito è possibile trovare nei centri città. Quando si sceglie di aprire in franchising in questo tipo di store, è importante verificare preliminarmente la presenza dei mezzi di trasporto, dei parcheggi ed eventuali zone a traffico limitato (sempre più frequenti nei centri storici). Sono location adatte per negozi nel settore fashion, beauty, editoria o bar.
Location franchising: location nei centri commerciali
Aprire un negozio in franchising nei centri commerciali, luoghi che raccolgono retail di diverso tipo e di brand diversi. Il vantaggio di aprire un negozio in franchising in un centro commerciale è sicuramente il flusso di clienti già “preparato” che visita il centro, tenendo già in conto un budget di spesa destinato allo shopping e alla permanenza in loco. È possibile aprire quasi qualsiasi tipo di store e ultimamente aumentano anche i punti vendita di servizi come parrucchieri, artigiani specializzati, agenzie viaggi e immobiliari. Il punto negativo dell’aprire un punto vendita in franchising all’interno di un centro commerciale è di solito l’alto costo di affitto e le garanzie.
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Location franchising: location duty-free
Aprire un negozio in franchising all’interno dei retail che troviamo negli aeroporti. Il vantaggio dato da queste location è il non vedersi applicate le imposte locali e statali alla merce venduta. Lo svantaggio è che queste location costano molto in termini di affitto e canoni sul fatturato e la loro concessione è molto difficile da ottenere, se non si ha un marchio noto o uno storico di fatturato estremamente significativo.
Location franchising: location negli outlet
Questa tipologia è collegata il più delle volte ai marchi del fashion e dell’abbigliamento. L’outlet è da scegliere nel momento in cui si ha come principale obiettivo l’abbattimento dei costi di magazzino, fornendo alla vendita diretta le giacenze a costi inferiori rispetto a quelli che è possibile trovare negli altri store. Queste location, come i centri commerciali, sono decentrate rispetto ai centri urbani e spesso visibili dalle strade ad alta percorrenza come statali o autostrade.
Location franchising: temporary store
Si tratta di una tipologia di store che svolge sia un ruolo di punto vendita sia di pubblicità fisica del marchio. Questo perché il temporary store è normalmente collocato in zone ad altissimo flusso pedonale come le stazioni ferroviarie. La caratteristica di questi punti vendita è che vedono aperture limitate nel tempo (da una settimana a qualche mese) con la funzione di testare il mercato (nel caso di un nuovo brand) o di proporre nuove collezioni, nuovi restyling, specifici portfolio di prodotto.
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Location franchising: come fare le previsioni di vendita
Qui si rischia di entrare nel tecnico. Vediamo insieme come è possibile calcolare quanto potrebbe rendere un punto vendita. Abbiamo tre modi.
- Il primo è il cosiddetto “metodo di confronto” che valuta l’andamento dei negozi concorrenti. Cercare di capire come vivono i nostri competitor e quali difficoltà hanno dovuto affrontare in una determinata location, può essere un ottimo punto di partenza.
- L’altro metodo prende le mosse delle analisi dello studioso William J. Reilly, il quale dice che prendendo due città esisterà tra esse un “punto di indifferenza” per cui andare ad acquistare in una città piuttosto che nell’altra sarà del tutto indifferente. La risposta a questa analisi si ottiene cercando il punto di indifferenza e di capire quanto questo bacino sia importante per il flusso di clientela.
- In ultimo si può calcolare l’indice di saturazione, ovvero il numero oltre il quale il nostro store non potrà più performare in termini di volumi di vendita e di fatturato. Per queste analisi, come sempre, consiglio di rivolgersi a professionisti consulenti del settore. L’importante, come si dice, è saperlo.
A cura di Davide D’Andrea Ricchi
Docente di Franchising presso Il Sole 24 ore, nei master post laurea in Marketing, Comunicazione e Digital Strategy e Retail & Consumer Management, consulente di direzione dal 2005, titolare di Sviluppo Franchising e Co-founder di One day Training – Formazione express.