La parola all’affiliato
Vincenza Cherubini e Babjka Del Ciotto: affiliate al franchising poste Mail&Company a Roma
Quando Vincenza Cherubini ha sposato suo fratello, forse Babjka Del Ciotto non immaginava che un giorno sarebbero state socie in affari. Eppure oggi è così e insieme hanno avviato da alcuni mesi un’agenzia Mail&Company a Roma, più precisamente all’interno del centro commerciale Euroma 2, in zona Eur.
Babjka Del Ciotto, 41 anni, è l’anima commerciale del sodalizio, reduce da un’esperienza di 10 anni a Londra con un’azienda specializzata in “nail center”, attività che comunque sta proseguendo in parallelo ancora oggi.
«A Londra lavoravo come dipendente, ma una volta rientrata in Italia ho proseguito come imprenditrice l’attività in campo estetico, forse questa è stata la svolta decisiva, da cui è derivata anche questa nuova impresa. Una volta acquisita una certa esperienza di gestione aziendale, mi è venuta la voglia di allargare i miei orizzonti e l’idea è nata rilevando la mancanza di un centro servizi postali nel centro commerciale Euroma 2, in cui già operavo. Una mancanza macroscopica, se si pensa che si tratta del più grande centro commerciale d’Europa, con la bellezza di 240 negozi. Se a questo si aggiunge la mia idiosincrasia per le code e i disservizi degli uffici postali tradizionali, il gioco è fatto!».
Del tutto diversa la storia di Vincenza Cherubini, 47 anni, un figlio, sposata con il fratello della socia.
«Ho sempre lavorato in campo amministrativo e contabile come dipendente ma, poco dopo la nascita di mio figlio, ho deciso di lasciare il lavoro per dedicarmi completamente a lui e alla famiglia. Una scelta della quale non mi pento affatto, tuttavia, quando poi ho provato a rientrare nel mondo del lavoro, mi sono scontrata con le difficoltà di reinserimento per una donna, specialmente se Over 45. Per di più in un momento difficile come questo. Quindi per me l’avvio di questa attività è stato più per necessità che per vocazione imprenditoriale, però ho fatto lo sforzo di cambiare mentalità, mi ci sono buttata con entusiasmo e posso dire che, tutto sommato, penso di cavarmela bene».
Come siete arrivate a conoscere e scegliere Mail&Company?
«Non lo dico per piaggeria, racconta Babjka, ma sono da molto tempo un’accanita lettrice di Millionaire ed è sulle sue pagine che mi sono buttata alla ricerca di una proposta interessante. Prima di fare la scelta ne ho valutate diverse, ho avuto vari contatti, poi ho, anzi, abbiamo, deciso per Mail&Company».
Quali sono stati i fattori che hanno orientato la scelta?
«Prima di tutto la “leggerezza” della formula. È un franchising che lascia grande libertà agli affiliati, sia per quanto riguarda gli allestimenti, a parte i colori obbligatori, sia per lo spazio che viene lasciato all’inserimento di servizi e nella gestione. Tutti aspetti che si traducono in un costo di affiliazione molto contenuto, che ci ha consentito di affrontare l’investimento con le nostre risorse. In questo siamo state anche agevolate dal franchisor, che ci ha concesso di pagarlo a rate».
Come vanno gli affari e che prospettive vedete?
«Stiamo crescendo, risponde Vincenza, a un ritmo che mi pare ottimo. L’agenzia incontra gradimento e posso dire che stiamo rispettando il rigoroso business plan che abbiamo elaborato insieme al franchisor e alla direzione del centro commerciale. Sono fiduciosa che potremo arrivare al milione di euro di fatturato entro tre anni. Certo, la location aiuta non poco, qui passano tre-quattro milioni di persone all’anno e possiamo attingere anche al bacino degli esercizi che vi operano».
Ci sembra di capire che siete piuttosto soddisfatte. C’è qualche suggerimento che vi sentireste di dare al franchisor dopo questi primi mesi di esperienza?
«Siamo molto soddisfatte» dice Babjka «anche dell’assistenza ricevuta e del rapporto che si è stabilito. Ci piacerebbe però un maggiore supporto nella ricerca e inserimento di servizi per allargare l’attività. Noi ci diamo molto da fare, ma, per esempio, sarebbe importante avere un money transfer, che attualmente manca. Inoltre, credo che non farebbe male un po’ più di pubblicità per il marchio, anche se capisco che questo aspetto è decisivo per il mantenimento di costi bassi».
Visualizza la scheda franchisor di Mail&Company