A scuola di franchising
Anche tra gli affiliati i furbi non mancano. Soprattutto quelli che ancora prima di cominciare hanno già deciso: “Prima gli frego il mestiere, poi taglio la corda!”.
I furbi del Frankestain non sono sempre dalla parte degli addetti ai lavori o di quei cattivoni dei franchisor. Anche tra gli affiliati ci sono quelli che a colazione mangiano pane e volpe tutti i giorni.
I più diffusi sono quelli della categoria “prendi il know-how e scappa”.
Li distingui perché, prima di affiliarsi, sono quelli che ti fanno le domande da “uscita di emergenza”: «Ma cosa succede se dopo tre anni decido di fuggire ai Caraibi con il mio amante latino-americano?», «Perché nel contratto avete messo le penali? Non vorrete mica farmele pagare davvero davvero?», «…Io tutti questi vincoli del contratto non li capisco proprio… Ma perché avete messo il patto di non concorrenza? Se chiudo con voi e continuo per conto mio intestando l’attività a quella giovanotta della mia nonna centoduenne a voi che ve ne importa?», «Se interrompo il contratto mica vi vorrete riprendere il computer il software gli arredi l’insegna le attrezzature i manual ioperativi e tutte le cose che io mi sono pagato e quindi sono mie? ».
Questi simpaticoni sono sempre i più bravi ai corsi, sono quelli che vogliono che gli spieghi tutto benebenebene… Tu gli dai informazioni, formazione, assistenza e loro ciucciano tutto come dei bebè.
I primi sei mesi sembrano degli alunni modello.
Li senti tre volte al giorno, fingono entusiasmo e partecipazione, imparano presto e molto bene.
Così bene che, da un certo giorno in cui capiscono che la loro attività comincia a funzionare… non li senti più!
La morale
Tre mesi dopo ricevi la lettera del loro avvocato che dice che vogliono sciogliere il contratto perché il tuo know-how non vale niente e comunque non gli hai dato informazioni, formazione e assistenza…
dal Manuale del Frankenstein,
di Saverio Savelloni, ed. Fasullo