Provaci ancora, Sam!

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Affidarsi a professionisti realmente competenti è uno dei fattori che fanno la differenza tra un’attività di successo e un “flop” disastroso.

Nel mondo ideale del franchising le aziende affidano la costruzione del progetto al consulente di franchising, il coordinamento al direttore franchising, la redazione del contratto di affiliazione all’avvocato specializzato, il marchio e l’immagine alla società di comunicazione, il layout e l’allestimento del centro affiliato all’architetto e all’arredatore, la realizzazione software alla società specializzata in IT, la formazione al training manager e il recruiting al promotore sviluppo franchising.

In quello del Frankenstein, molto più reale di quello di cui sopra, tutto diventa più creativo.

Prendiamo il caso di Sam Buco, noto imprenditore calzaturiero che ha deciso di sviluppare una rete di riparazione scarpe a insegna Bucochiuso.

Siccome pensa che il recruiting sia una roba da mangiare poco cotta, ha affidato la vendita del franchising a suo cugino, grande esperto, più che di suole, di “sole”.

Come training manager invece ha assunto l’allenatore della squadra di calcio di Prima divisione che lui sponsorizza, peccato che l’unica formazione che sa fare è un prudente 5-4-1.

Per la costruzione della “rete” Sam ha arruolato suo suocero, un pescatore con tanta esperienza e infinita pazienza.

Che dire poi del marchio? La zia, che si diletta di pittura, gli ha disegnato un bello scarpone gigante con l’alluce che sbuca fuori e fa l’occhiolino… Di avvocati infine non ne vuole sapere… e poi a che servono? Un contratto di franchising l’ha trovato da un amico, che ha aperto un negozio della Sex & The City, nuova marca londinese di abbigliamento molto intimo…

MORALE: Dopo un solo anno la Bucochiuso è fallita. Invece Sam non si è dato per vinto: grazie alla straordinaria competenza acquisita, si è buttato in un nuovo progetto… Provaci ancora, Sam!