Nessuna misteriosa alchimia: qualità nel servizio e nei prodotti, professionalità da parte di franchisor e affiliati. E le cose funzionano.
Ci sono beni e servizi a cui gli italiani non rinunciano mai.
Un esempio è il classico caffè al bar, ma anche le lavanderie automatiche sono sempre nel nostro cuore.
Purché offrano un servizio di qualità. Riccardo Chiapello, titolare di Lav@sciuga, è certo che quest’ultimo sia l’elemento vincente.
«Quando abbiamo cercato di capire come affrontare la crisi, la risposta è stata semplice: concentrarci su professionalità e qualità. Ma non con chiacchiere, bensì puntando a fare tesoro di 15 anni di esperienza nel settore, nei quali l’elemento portante è sempre stato l’essere più avanti di tutti gli altri.
Potrà sembrare banale, ma noi a buon diritto possiamo dire che la qualità paga: quest’anno abbiamo aperto il 30% in più di nuove lavanderie rispetto agli anni passati.»
E gli affiliati? «Anche qui vale lo stesso discorso.
La dimostrazione è che dei 150 negozi che abbiamo aperto negli ultimi quattro anni solo due hanno chiuso.
Del resto non diamo a tutti il nostro marchio: selezioniamo con cura, perché la qualità ci deve essere anche tra gli affiliati».
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