Tre domande a… Enrico Scroccaro, franchising senior manager McDonald’s
Alle sue spalle, un marchio tra i più famosi del mondo e strategie di recruiting sperimentate. In lui, la consapevolezza di gestire un franchising non “per tutti”.
Un giovane manager con le idee chiare ci fa capire che per entrare nella rete McDonald’s non basta avere tanto denaro…
Quali sono gli elementi oggi più significativi del funzionamento di una rete importante come la vostra?
«Il segreto per lo sviluppo e il consolidamento della rete McDonald’s consiste in una logica di sistema che da sempre viene rappresentata da un perfetto equilibrio e sinergia tra la Company, i propri licenziatari e i fornitori, che lavorano in completa collaborazione per garantire la stabilità e la solidità dell’azienda, fattore determinante per il corretto funzionamento del network nel suo insieme.
Ogni attore di questo sistema contribuisce così al suo successo e ne riceve a sua volta i benefici. Un altro aspetto fondamentale che determina il valore della nostra rete è l’attenzione che prestiamo ogni giorno alla formazione del nostro personale e dei nostri franchisee.
Il sistema McDonald’s basa quindi la propria capacità di svilupparsi e di consolidarsi sull’elaborazione di strategie condivise in una logica di partnership: a tale scopo dialogo e condivisione sono il fulcro del nostro sistema e rappresentano un fattore trainante.
Anche in termini di investimento, la vostra non è una proposta proprio alla portata di tutti. Perché vi rivolgete principalmente a manager e quadri?
«Bisogna tenere conto che per gestire un ristorante McDonald’s è necessario avere la capacità di guidare una piccola-media azienda in grado di generare un fatturato superiore a 2,3 milioni di euro e di dare occupazione a circa 40-45 dipendenti.
Quindi ci rivolgiamo a questa tipologia di persone, perché la preparazione di background di un manager, la capacità di una visione a medio-lungo termine, saper motivare e dirigere una squadra di persone e la capacità di costruire le vendite (e di conseguenza la profittabilità del business) sono determinanti oggi: sappiamo che unire queste caratteristiche al nostro know-how significa creare un’alchimia vincente.
Non è un caso se l’intera catena mondiale di McDonald’s è all’80% in franchising, questa è una delle chiavi di un successo che dura da più di 50 anni».
Sulla forza del marchio non si discute, tuttavia la concorrenza non manca. Perché oggi vale ancora la pena aderire a un franchising come il vostro?
«Il nostro modello di business in franchising ha due elementi fondamentali che lo caratterizzano tra le varie proposte esistenti: il primo è che il contratto con noi ha una durata di 20 anni, il che significa un periodo di tempo che definisce un impegno di lungo termine. Il secondo è che, a differenza di altri modelli di business, McDonald’s è la prima a investire, in quanto tutta la fase di ricerca, sviluppo e costruzione di una location sono completamente a suo carico.
Il franchisee investe nella parte riguardante arredi e attrezzature. Perciò, quando si tratta di aprire un nuovo ristorante, i primi a dover credere nel progetto siamo noi».
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