Un lieto fine per la favola

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A scuola di franchising

Piccolo ritratto del nostro Paese tra Volpi, Gatti e Lupi, dove la vita è sempre più difficile per chi ha voglia di lavorare onestamente.

L’Italia, come ormai ben noto, è un Paese da favola all’incontrario, dove sono sempre i cattivi a farla da padroni.

Da noi in ogni ufficio, pubblico o privato, fa la sua tana una Volpe, che può garantirti il posto di lavoro, il favore e via via salendo nella scala delle brutte abitudini nostrane, con la spintarella, il calcettino, la bustarella.

In giro per il bosco c’è sempre qualche Lupo, che ti recluta da ragazzino e ti porta nel malaffare con le sue trame mafiose, camorriste, ‘ndranghettare.

Nelle altre foreste, dove il Lupo non arriva ci pensa il Gatto dal pelo rosso, che fa lavorare solo gli amici e i nemici li soffoca con la sua collusa burocrazia.

Se sei un imprenditore e corri dietro a un grande affare, sai che c’è sempre qualche Ladrone da accontentare, con il sistema della tangente o tangenziale. Se sei un signor Nessuno e hai pochi soldi e tanta voglia di lavorare, in questo Paese fai proprio fatica a restare.

Puoi provare con la politica, trasformandoti in un burattino nero, rosso, verde o a tante stelle.

Quelli bravi, anche se magari armati delle migliori intenzioni, molto presto, pur di lavorare, finiscono per diventare tutti come Pinocchio, con il naso lungo a furia di barare. 

La morale

Il franchising è un sistema nato in economie libere, da liberi imprenditori che lavorano insieme secondo regole condivise e con interessi comuni. Una formula troppo bella per essere applicata nella nostra economia taroccata. Ma, se lo fosse, la nostra favola potrebbe avere un finale migliore.

dal Manuale del Frankenstein,
di Saverio Savelloni, ed. Fasullo