Una favola con i piedi per terra.
La passione di una giovane donna per il mondo dei classici Disney si è trasformata in un’attività concreta. E dalle prospettive realistiche.
Ancora una volta la protagonista di queste pagine è una donna. E, vista la frequenza con cui, da un po’ di tempo a questa parte, si verifica tale situazione, viene spontanea una riflessione: “Ma allora è vero che le donne sono più coraggiose e intraprendenti degli uomini.” Piccola statistica a supporto: negli ultimi sei numeri di Millionaire, per cinque volte questa rubrica ha coinvolto una donna. Comunque la si pensi, è un dato che fa riflettere. In questo caso la donna o forse sarebbe meglio dire “la ragazza” in questione si chiama Monica Ioannelli, 24 anni, titolare di un negozio del network Toys & More inaugurato lo scorso dicembre a Roma a 20 metri dal celebre Campo dei Fiori, una delle zone più belle e caratteristiche della capitale.
«Adoro la mia città e soprattutto amo moltissimo questa zona, un “piccolo paese nella città”. C’è l’atmosfera stupenda della Roma più autentica e ci si conosce tutti» dice Ioannelli. Dal punto di vista imprenditoriale, Monica potrebbe essere definita “figlia d’arte”. Il padre è proprietario di un avviato ristorante in pieno centro storico, mentre la madre gestisce una propria attività turistica stagionale a Porto Cervo. Lei, prima di lanciarsi in questa nuova avventura, si è occupata del bar di cui è proprietaria nei pressi del Viminale che ora ha dato in gestione. «Ero un po’ stufa di lavorare nella ristorazione, con i suoi ritmi frenetici e gli orari assurdi. Volevo migliorare la qualità della mia vita. Sono partita dalla mia grande passione per i grandi personaggi classici del mondo Disney. Un giorno, facendo ricerche su Internet con questa chiave, sono capitata sul sito di Toys & More e mi è scattata la molla». Sembra una favola. «In un certo senso lo è. Ho chiamato immediatamente e pochi giorni dopo è venuto a trovarmi nel bar un responsabile dell’azienda, con cui si è instaurato subito un ottimo rapporto. Io ho intuito immediatamente che potevo fidarmi, lui ha colto in me una persona adatta a questo tipo di attività». Ci racconti come è stato l’avviamento. «All’inizio, frenetico.
Abbiamo formalizzato l’accordo il 2 dicembre e l’11 il negozio era allestito e pronto a partire. Hanno fatto l’impossibile per non farmi perdere Natale. Devo dire che ho ricevuto un supporto fantastico. Addirittura mi hanno aiutato nella ricerca dei locali, sempre a tempo di record». E dal punto di vista gestionale?
«Quasi nessuna difficoltà. Non sono molto esperta di computer e all’inizio ho avuto qualche problemino, dato il gran numero di articoli, ma tutto si è risolto con qualche telefonata. Forse mi sarei aspettata dal franchisor qualcosa di più in termini di pubblicità locale, che sto facendo tutta a mio carico, e di formazione, soprattutto nel campo delle tecniche di vendita, ma in generale direi tutto liscio». Come ha gestito l’aspetto finanziario? «Sono stata aiutata da mio padre, perché non avevo a disposizione i fondi necessari.
Ma anche l’azienda ha dimostrato grande disponibilità, dilazionando i versamenti e facendo il possibile per venirmi incontro. Poi c’è un aspetto fondamentale: la merce in conto vendita. Credo che senza questa agevolazione non sarei mai partita». Soddisfatta dell’andamento economico di questi primi mesi? «Forse mi aspettavo qualcosa in più dalla stagione natalizia, ma sono anche la prima a riconoscere che un minimo di tempo per il lancio è necessario, e lì il tempo è stato davvero poco. In ogni caso considero il bilancio positivo,e sono decisamente ottimista per il futuro. Mi aspetto grandi soddisfazioni, anche perché credo moltissimo nel marchio e nei prodotti».
Ecco, i prodotti: come li giudica? «La qualità è ottima, come pure l’assortimento e, inoltre, rientrano a mio avviso in una tipologia di merce che non risente della crisi: per i bambini si spende sempre volentieri. Unico neo, le taglie dell’abbigliamento, non sempre uguali a parità di misura da prodotto a prodotto. Ma ormai ci ho fatto l’occhio, e riesco sempre a dare il consiglio giusto ai clienti».