Aprile 2012

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Indice

Vincoli o vantaggi?

Vorrei mettermi in proprio, capisco che con il franchising avrei numerosi vantaggi, ma quello che non riesco ad accettare sono i vincoli che di solito comporta. Marchio, immagine, devo sempre fare quello che mi dicono, sia per ciò che riguarda i prodotti e i servizi sia in termini di pubblicità. In più, pur rischiando di tasca mia, se voglio vendere l¹attività devo chiedere il permesso, se faccio qualcosa al di fuori del contratto potrebbero farmi pagare le penali. Mi chiedo e le chiedo se ne valga la pena.

Carla De Magistri

Le posizioni come quella della lettrice partono da una visione un po’ idealizzata del ruolo di imprenditore. Siccome pago, e rischio, allora sono libero di fare quello che mi pare. In realtà l’imprenditore ha quasi sempre molti ‘padroni’, tra cui uno è certamente  il mercato. Le cui regole sono impietose: se riesci a fare contenti i tuoi clienti e a guadagnare, allora hai successo. In caso contrario, fallisci. Il ricorso al franchising è uno dei modi migliori per ridurre o addirittura eliminare la fase di ‘apprendistato’, partendo fin da subito da una condizione matura e competitiva grazie all¹esperienza del franchisor.

Proprio questa esperienza (know-how), insieme alla possibilità di sfruttare il marchio, costituisce il contenuto principale del contratto di franchising ed è, di fatto, “ciò che si comperà dal franchisor. Percepire i principali apporti del franchising come vincoli è leggere la realtà al contrario. Come si può giocare in una squadra rifiutando di indossarne la divisa e i colori sociali? Un discorso analogo riguarda l¹adozione di immagine, know-how, standard operativi, selezione esperta di prodotti e di servizi. Si tratta di grandi vantaggi offerti agli affiliati e non di brutali imposizioni. Non apprezzare il valore di questo apporto equivale a prendere costose lezioni da un maestro e poi ignorare tutti i suoi insegnamenti.
Se percepito così, il franchising si trasforma in una formula inutile, fatta solo di imposizioni, di regole astruse e di legami complicati. Tra questi anche quelli relativi alla possibilità di cessione dell¹attività e alle penali. Per concludere, vale la pena di scegliere il franchising solo se si è in grado di apprezzarne gli evidenti vantaggi e solo quando si ha a che fare con franchisor seri,esperti e qualificati.

Chi paga la pubblicità?

Ci sono franchisor che impongono agli affiliati di fare pubblicità a livello locale, fissando una percentuale minima annua.
È legittimo?

Lettera firmata

Tante volte i franchisor sono costretti a far diventare obblighi contrattuali dei comportamenti che dovrebbe essere dettati prima di tutto dal buon senso e dalla logica imprenditoriale. Il vecchio detto “la pubblicità è l’anima del commercio” esprime la necessità di farsi conoscere attraverso attività di marketing. Un affiliato interessato al successo della propria impresa, dovrebbe spontaneamente investire in questa direzione, in una misura sufficiente a ottenere i risultati attesi.