Febbraio 2015

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Un contratto è un contratto. L’esperto di Franchising City risponde

Di solito i contratti di franchising hanno una durata determinata e non inferiore a 3 anni, ma se il franchisee o il franchisor decidessero di sciogliere il contratto prima del tempo pattuito e senza giustificazioni, in cosa incorrerebbe la parte che chiede la cessazione?

Gianfranco Aiello

Così facendo, ci si pone nell’ambito di una risoluzione unilaterale del contratto per fatto e colpa di chi l’ha commessa, franchisee o franchisor che sia.

“Uscire” dal contratto di affiliazione prima della sua scadenza naturale è infatti a tutti gli effetti un inadempimento rispetto alle obbligazioni assunte con la firma del contratto stesso.

In genere l’affiliante stabilisce delle penali che, a seconda delle circostanze, possono essere più o meno congrue rispetto al danno provocato e al mancato guadagno, causati dalla fuoriuscita dell’affiliato dalla rete.

Il pagamento delle penali e la loro entità sono spesso (e purtroppo) oggetto di controversie, che non di rado vengono gestite con il ricorso a legali e talvolta si concludono davanti al Tribunale di competenza.

Altra conseguenza sicura dell’uscita dal contratto da parte dell’affiliato è la perdita dell’uso del marchio, dei segni distintivi del franchising e di eventuali brevetti.

Spesso l’affiliante prevede anche una clausola di non concorrenza: ciò significa che l’affiliato è tenuto a cessare l’attività oggetto del contratto e a non riprenderla per un anno, limitatamente ai locali dove è esercitata o a un territorio circostante contrattualmente definito.

Passiamo ora a considerare il caso in cui sia il franchisor a recedere prima del termine senza giustificato motivo.

Raramente i contratti di franchising prevedono e regolamentano questa ipotesi, ma il Codice civile e la prassi sono tutte a favore e a tutela dell’affiliato, che non deve temere di vedere misconosciuti i suoi diritti.

Di solito è l’affiliante stesso a proporre una cifra risarcitoria, ma quando questo non avviene, o avviene in misura non soddisfacente, l’affiliato ha pieno titolo per rivalersi.

In questo caso è opportuno ricorrere ad avvocati esperti e specializzati in materia di franchising.

La giurisprudenza propone una casistica di risarcimenti agli affiliati ampia e del tutto favorevole alla parte, a torto o a ragione, considerata più “debole”.