Tra il dire e il fare… L’esperto di Franchising City risponde
Recentemente ho pranzato in un ristorante veramente innovativo.
Mi sono trovato molto bene e alla fine, parlando con uno dei titolari, ho scoperto che sarebbero disposti a fare franchising.
Interessato alla cosa, ho chiesto maggiori informazioni e mi hanno detto che mi avrebbero contattato a breve, ma dopo alcune settimane non ho ancora notizie.
Non so se sollecitarli o abbandonare l’idea.
Maurizio Scarpa, Varese
Tra una buona idea di business e una proposta di franchising c’è la stessa distanza che intercorre tra un bel terreno edificabile e una casa già finita, pronta per essere venduta e abitata.
Nel caso del lettore siamo ancora alla fase del terreno edificabile e la casa non è stata nemmeno progettata.
Il consiglio che possiamo dare è dunque di non sollecitare alcunché, ma anzi di prendere tempo in attesa di vedere eventuali evoluzioni del progetto.
Quali passaggi devono compiersi per arrivare a una concreta proposta di affiliazione? Prima di tutto occorre che l’idea di business sia sperimentata con successo.
Nel caso in questione non basta che il ristorante (unità pilota) sia aperto (sperimentazione), ma è indispensabile che abbia ottenuto risultati economici tali da giustificarne la replicabilità.
In altre parole, occorre che il ristorante funzioni talmente bene da garantire a chi ha investito nel business buoni guadagni su base mensile e annuale, oltre a un recupero nel breve-medio periodo degli investimenti effettuati inizialmente.
Una volta confermato questo aspetto fondamentale, si può passare a verificare la fattibilità del progetto, ovvero a capire se e come è possibile configurare una proposta di affiliazione.
Se l’esito è positivo, si può avviare la costruzione del progetto franchising, che passa attraverso la codificazione del know-how e la standardizzazione del sistema.
Solo a questo punto si è nella condizione di impostare la proposta di affiliazione e di predisporre il pacchetto di franchising per la “vendita”.