Gli stranieri e il food Made in Italy

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Gli stranieri e il food Made in Italy… L’esperto di Franchising City risponde

Buongiorno, camminando fra gli stand della Fiera del Franchising e dell’Host di Milano ho notato che i visitatori stranieri mostravano un interesse prevalente verso i format Food&Beverage.

È solo una mia impressione o mi confermate che si tratta di un trend reale?

Andrea C.

Risponde Davide d’Andrea Ricchi, esperto franchising di Sviluppo Franchising

La sua domanda tocca una tematica di grande attualità: le confermo che è vero, i dati ci dicono ormai da mesi che l’attenzione degli investitori internazionali è sempre più rivolta alla ristorazione italiana e le previsioni dei principali osservatori economici rafforzano questo convincimento.

I motivi sono molteplici, ma mi piace rispondere in modo semplice e diretto utilizzando una straordinaria citazione di Oscar Farinetti, indiscusso protagonista dello sviluppo oltrefrontiera del cibo Made in Italy: “La popolazione italiana rappresenta lo 0,7% di quella mondiale, ma la cosa straordinaria è che il restante 99,3% della popolazione mondiale vorrebbe mangiare italiano”. È tutto qui.

Il mondo guarda alle eccellenze italiane, il settore food&beverage è certamente una di queste.

Oggi il mercato del “Food Franchising” italiano offre format strutturati e molto consolidati per i più esperti, ma esistono ottime opportunità di investimento anche a costi di startup contenuti, per chi vuole avvicinarsi a questo mondo senza avere un know-how specifico o seguendo una logica di gestione diretta e/o famigliare.

L’importante non è avere da subito una competenza consolidata, ma investire in una formazione specialistica e cucita sulle proprie esigenze.