Luglio – Agosto 2014

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Indice

Numeri o opinioni?

La scheda informativa di un’azienda che sto valutando dice: “Formula di franchising di assoluto valore e affidamento che vanta già ben 48 punti vendita attivi in Italia e nel mondo e 70 punti vendita in apertura entro il 2014”.

Con sorpresa ho visto sul sito che i punti vendita, tra Italia ed estero, non sono 48 ma solo 17, di cui alcuni non ancora operativi.

Problemi di comunicazione o inaffidabilità?

 

Lettera firmata

Premettiamo che non abbiamo elementi sufficienti per entrare nel merito dello specifico caso, se non per trarne indicazioni di generale interesse.

Può succedere che l’articolo su un giornale, un profilo su Internet o una scheda informativa riportino dati non aggiornati e che questo crei uno scarto tra quanto dichiarato e quanto effettivo.

Tuttavia significherebbe che questo affiliante, nel lasso di tempo tra la comunicazione e la pubblicazione, ha “perso” la bellezza di 31 punti vendita affiliati.

Al di là dell’episodio, può anche accadere che un giornalista o il responsabile dell’azienda affiliante commettano un errore nella comunicazione.

In questo caso al franchisor conviene agire tempestivamente per chiedere la rettifica della notizia prima che lo facciano terzi. Le conseguenze di una comunicazione scorretta possono essere infatti molto gravi. Oltre alla sorveglianza su quanto pubblicato, l’affiliante è tenuto per legge a fornire all’affiliato una documentazione leale, trasparente, veritiera e corretta.

Ricordiamo che la legge sull’affiliazione commerciale considera passibile di annullamento ogni contratto di affiliazione stipulato sulla base di informazioni che si dimostrino false, scorrette o incomplete.

Tornando al caso segnalato dal lettore, l’incoscienza di quei franchisor che sottovalutano i rischi e le possibili conseguenze di false prospettazioni sulla consistenza del progetto, spesso si accompagna a una manifesta ignoranza delle dinamiche della formula franchising.

Un numero così alto di aperture “sperate” è davvero poco plausibile: si tratterebbe di una performance tra le più clamorose mai registrate nel settore e nell’intero panorama del franchising italiano.

Ma anche se la previsione fosse stata più contenuta, si sarebbe comunque trattato di una comunicazione del tutto inopportuna, perché basata su semplici presunzioni, del tutto passibili di smentita.