Ho richiesto e ricevuto una prima informativa che descrive anche i flussi finanziari e il business plan di un franchising che mi interessa. I numeri sembrano veramente
allettanti e proprio per questo mi chiedo se i dati indicati siano veritieri o meno. Nel caso i fatturati non li rispecchiassero, esiste qualche forma di tutela per i possibili franchisee?
Raffaele Mandrà
La principale forma di tutela è rappresentata dalla legge sull’affiliazione commerciale, che obbliga l’affiliante alla massima lealtà, trasparenza e correttezza nella fase informativa preliminare. I franchisor sanno che ogni dato, informazione, prospetto economico o materiale pubblicitario che viene fornito al candidato costituisce un documento ufficiale, così come ogni tipo di informazione pubblicata su Internet, su organi di stampa e su ogni altro tipo di mezzo di comunicazione.
Eventuali falsità, imprecisioni o non corrispondenza con la realtà di quanto comunicato, se dimostrate, potrebbero produrre gravissime conseguenze economiche e, in casi estremi, addirittura penali all’azienda affiliante. È dunque opportuno che il lettore si procuri copia di quanto fornito o pubblicato dall’affiliante e la faccia conservare dal proprio consulente, avvocato, commercialista o esperto di franchising, a futura memoria. Questo accorgimento tuttavia non serve a prevenire. In sede di valutazione, si può partire dal confronto tra i dati forniti dall’affiliante e quelli riscontrati da fonti terze attendibili.
La prima fonte attendibile è il bilancio dell’azienda affiliante e/o quello delle sue unità pilota, se disponibile in forma disgiunta. Il franchisor è tenuto per legge a rilasciarne copia a semplice richiesta ma, in caso di società di capitali, come ben noto, il bilancio è pubblico e dunque accessibile a chiunque. Un’azienda affiliante che non fosse disponibile a fornire questo documento, dovrebbe essere immediatamente scartata. Altri riscontri interessanti possono provenire dalle unità affiliate. In questo caso si potrebbe accedere ai loro bilanci, sempre che siano società di capitali, alle dichiarazioni degli affiliati, se disponibili a fornirle, e a valutazioni “empiriche “ come quelle che in qualche caso possono provenire, ad esempio, dall’osservazione della quantità di clientela o del numero di scontrini rilasciati da un punto vendita.