Un contratto è un contratto

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Un contratto è un contratto… L’esperto di Franchising City risponde

Di solito i contratti di franchising hanno una durata determinata e non inferiore a 3 anni, ma se il franchisee o il franchisor decidessero di sciogliere il contratto prima del tempo pattuito e senza nessuna giustificazione, in che cosa incorre la parte che chiede la cessazione?

Gianfranco Aiello

Risponde Luca Fumagalli, esperto franchising, Dif

Così facendo, ci si pone nell’ambito di una risoluzione unilaterale del contratto per fatto e colpa di chi l’ha commessa, franchisee o franchisor che sia.

Contratto Franchising

“Uscire” dal contratto di affiliazione prima della sua scadenza naturale è infatti a tutti gli effetti un inadempimento rispetto alle obbligazioni assunte con la firma del contratto stesso.

In genere l’affiliante stabilisce delle penali che, a seconda delle circostanze, possono essere più o meno congrue rispetto al danno provocato e al mancato guadagno, causati dalla fuoriuscita dell’affiliato dalla rete.

Il pagamento delle penali e la loro entità sono spesso (e purtroppo) oggetto di controversie, che non di rado vengono gestite con il ricorso a legali e talvolta si concludono davanti al Tribunale di competenza.

Altra conseguenza sicura dell’uscita dal contratto da parte dell’affiliato è la perdita dell’uso del marchio, dei segni distintivi del franchising e di eventuali brevetti.

Spesso l’affiliante prevede anche una clausola di non concorrenza: ciò significa che l’affiliato è tenuto a cessare l’attività oggetto del contratto e a non riprenderla per un anno, limitatamente ai locali dove è esercitata o a un territorio circostante contrattualmente definito.

Passiamo ora a considerare il caso in cui sia il franchisor a recedere prima del termine senza giustificato motivo.

Raramente i contratti di franchising prevedono e regolamentano questa ipotesi, ma il codice civile e la prassi sono tutte a favore e a tutela dell’affiliato, che non deve temere di vedere misconosciuti i suoi diritti.

Di solito è l’affiliante stesso a proporre una cifra risarcitoria, ma quando questo non avviene, o avviene in misura non soddisfacente, l’affiliato ha pieno titolo per rivalersi.

In questo caso è opportuno ricorrere ad avvocati esperti e specializzati in materia di franchising.

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