Vuoi diventare un franchisee? Ecco come fare

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Prima di avviare una nuova attività imprenditoriale, c’è una domanda molto importante a cui rispondere: mettersi in proprio o diventare franchisee? Questa seconda possibilità presenta infatti alcuni importanti vantaggi, nel momento in cui si decide di intraprendere un investimento imprenditoriale. 

Tuttavia, il successo del futuro franchisee dipende da molti fattori, in primis dall’affiliato stesso.

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Come diventare un franchisee vincente: i primi passi

Innanzitutto, è bene considerare che il raggiungimento di ottimi risultati non dipenderà esclusivamente dal franchisor (o affiliante), ma anche, e soprattutto, dall’affiliato. Questo, infatti, diventerà un vero e proprio imprenditore, con tutti i diritti e gli obblighi che ciò comporta.

Il suo compito come proprietario di un franchising sarà quello di duplicare un format già collaudato, per generare un profitto per sé stesso.

È necessario quindi che prenda piena coscienza delle sue esperienze, capacità e disponibilità economiche prima di confrontarsi con un potenziale franchisor. Senza dimenticare che sia il franchisor che il franchisee sono due personalità economiche e giuridiche ben distinte ed indipendenti, ognuno con le proprie responsabilità rispetto a tutti gli adempimenti di legge e di fronte ai rischi di lavoro.

La scelta del giusto franchising 

Dopo aver analizzato le proprie predisposizioni e possibilità, inizierà il percorso che porterà alla scelta del franchise più adatto.

Questo parte dall’individuazione del settore commerciale e del marchio e rappresenta il momento più importante: è consigliabile quindi scegliere un campo in cui si ha già qualche tipo di esperienza o competenza, poiché questo è uno dei prerequisiti che la società madre utilizzerà per valutare la domanda. 

Successivamente si esamineranno i termini, le condizioni e i requisiti per ciascuna opportunità di franchising che si reputa interessante. Secondo la Legge 129/04 sul franchising, un potenziale franchisee può cautelarsi richiedendo all’affiliante delle informazioni mirate prima della sottoscrizione del contratto.

Sarà attraverso queste informazioni che si potranno trovare le cautele necessarie per decidere di aderire ad una rete in franchising oppure no. 

Una volta messo in contatto con il franchisor titolare del marchio scelto, quest’ultimo, a sua volta, valuterà l’opportunità di concedere o meno l’affiliazione al franchisee. Infatti, se il franchisee da una parte sceglie il brand, dall’altra è il franchisor che sceglie il franchisee.

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Periodo di valutazione: alcuni aspetti da non trascurare

A questo punto è necessario che il potenziale franchisee consideri alcuni suggerimenti.

Primo fra tutti, non bisogna sottovalutare che non sarà un dipendente del franchisor, ma un imprenditore. Per portare avanti una simile attività è dunque fondamentale saper trattare quei determinati prodotti e gestire autonomamente l’impresa, dai fornitori alla guida del personale.

Successivamente, bisogna trovare il franchisor che risponda meglio alle sue inclinazioni, valutando anche se quanto richiesto coincida con il budget prefissato, in modo da evitare un lungo periodo di avviamento in passivo.

Oltre all’espansione della catena in franchising, è importante appurare se il know-how offerto conferisca quel sostanziale vantaggio sul mercato in grado di ripagare tutti i canoni richiesti, incluse le royalties. 

Insieme a questo, bisogna valutare con attenzione che il business plan della futura attività del punto vendita stilato dal franchisor sia in grado di garantirne il successo e fornisca tutti gli strumenti necessari a conseguirlo.

Infine, non si deve mai anticipare nessuna somma di denaro a qualsiasi titolo prima di aver sottoscritto il contratto di franchising, oltre alla verifica che il contratto sia a norma di legge. Per averne la certezza è auspicabile avere il parere di un legale prima della firma.

Il contratto di franchising

Il franchisor, secondo l’articolo 4 relativo agli obblighi del franchisor, è tenuto a consegnare al potenziale affiliato una copia completa (inclusi gli allegati non coperti da esigenze di riservatezza) e identica del contratto ufficiale, almeno 30 giorni prima della sottoscrizione. Questa legge assicura una maggiore tutela per il franchisee.

Insieme ad un esperto in materia potrà infatti visionare tutte le informazioni necessarie che lo aiuteranno a conoscere e comprendere meglio l’insegna alla quale intende affiliarsi. Questo tipo di informazioni consentiranno anche di esaminare l’attività dell’insegna, l’affidabilità della rete e la presenza o meno di procedimenti giudiziari o arbitrali in cui è stata coinvolta.

Un altro aspetto riguarda tutti i corrispettivi da versare al franchisor, che devono essere indicati in modo chiaro sul contratto di franchising e non potranno essere modificati durante il rapporto contrattuale.

La presenza di queste informazioni, tuttavia, non esula comunque l’imprenditore dal rischio d’impresa.